Poltrone Sofà e il tormentone del “Termina domenica”
La nostra analisi della campagna pubblicitaria di Poltrone Sofà
Dopo averne piene le scatole di essere bombardati dalle tante offerte dell’ultimo secondo, soprattutto online, che ci invitano ad acquistare subito (meno pensiamo e meglio è) per godere di fantomatici sconti, abbiamo deciso di analizzare la campagna pubblicitaria di Poltrone Sofà con il suo tormentone di tutte le settimane: “Affrettati, la promozione termina domenica”.
Partiamo da qualche anno fa quando la Testimonial scelta per il Brand era Sabrina Ferilli, ci trovavamo davanti al classico tipo di spot pubblicitario dove il testimonial a volte rischia di essere ingombrante. Una delle prime regole che ricordo di aver studiato in Accademia era proprio questa: “Occhio al Testimonial”. Venivamo da un periodo in cui si pensava che più era importante il testimonial e più era efficace uno spot, poi arrivòo il Flop di Yomo con Beppe Grillo e da li tutto ha iniziato a prendere una forma diversa seppur lentamente….
In questo spot, Bebbe Grillo era una figura troppo potente e le persone si concentravano solo su di lui ma non sul Brand…. Nel caso della Ferilli invece troviamo che il tormentone del primo battage pubblicitario, portato avanti per i primi anni abbia i seguenti punti negativi:
COSA NON FUNZIONAVA?
- La Ferilli era “ingombrante”, rischiando di rimanere impressa allo spettatore più del brand/prodotto/offerta
- Il tormentone NON era posizionante.
“Beato chi se lo fa il Sofà” è uno slogan solo ammiccante ma debole perchè non è affatto collegato al brand. Lo stesso slogan può essere appiccicato a qualsiasi altro marchio di poltrone e divani. - Le scadenze e gli sconti dell’offerta NON erano evidenti.
Se riguardi lo spot, le scadenze delle offerte NON erano affatto evidenti, scritte in piccolo vicino al prezzo e non citate ne dalla Ferilli né dalla voce fuori campo. Errore!
Se da un lato la scadenza dell’offerta invita all’azione, dall’altro renderla invisibile in quel modo ne annulla completamente l’efficacia.Anche gli sconti NON sono evidenziati a dovere. La voce fuori campo parla solo del prezzo finale, e gli sconti sono comunicati solo visivamente (che non è il massimo, se pensi che magari uno la pubblicità a volte la ascolta solo).
Comunque passa il tempo e se ne va la Ferilli ammiccante per dar posto agli artigiani in famiglia, a nostro parere una scelta giusta, ora il Payoff è per noi quello giusto “Gli artigiani della qualità” ma nonostante la crescita di questa azienda e le sue sedi sia esponenziale (che non vuole dire un aumento dell’utile) troviamo la loro strategia pubblicitaria stucchevole.
La modalità con cui vengono presentate le offerte non la riteniamo per niente efficace soprattutto in funzione di quanto visto in precedenza. Le continue offerte (es. “doppi saldi”, “fuori tutto”, termina domenica..termina domenica e ancora termina domenica) da qualche tempo appaiono inverosimili. Non per niente nel 2014 l’Antitrust ha comminato all’azienda una multa di 500.000 Euro per pubblicità ingannevole (Fonte Altroconsumo).
Cosa dire? Forse non siamo all’altezza di capire che la loro strategia riesce ad andare oltre rivolgendosi semplicemente al mero gioco dei numeri ovvero ai milioni di italiani medi che la sera guardano la tv magari con il partner e che si vedono offrire uno sconto del 70% che però termina domenica… Pensiero indotto: In fondo quei divani sembrano fatti proprio a mano, uno ad uno, l’offerta è pazzesca, magari domenica ci facciamo un giro e andiamo a vedere, tanto ci sono più punti vendita PS che benzinai, non sarà difficile trovarne uno vicino…. ma si andiamo a vedere….
!!!OBIETTIVO RAGGIUNTO!!!, il potenziale cliente varca la soglia del negozio….
Nonostante l’obiettivo sia stato raggiunto, a noi questa strategia non piace. Devo precisare che l’intenzione non è quella di essere giudici e che siamo ben coscienti che le loro offerte sono sempre differenti e a rotazione, semplicemente non la pensiamo come loro. Vi siete mai chiesti perchè i Luxury Brand non fanno mai o quasi mai sconti? Perchè non ne hanno bisogno e perchè (anche se qui qualcuno mi contesterà) sempre o quasi sempre hanno un’eccellente qualità sia in termini di materiale che di manifattura.
Super Veloce
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